venerdì 7 settembre 2007

Giocare a dadi col drago


E' incredibile cosa riaffiori da una libreria quando la si cerca di mettere in ordine! stavo sistemando qualche numero di Dragon & Dungeon e qualche quaderno pieno di appunti su vecchie avventure, quando senza accorgermene tiro fuori questo libro.
Saranno passati quasi 10 anni, non mi ricordo se fosse estate o inverno, o semplicemente che giorno fosse, mi ricordo che passeggiavo con la mia rgazza quando passammo vicino a una grossa tenda, era una di quei venditori di libri itineranti che se ne vanno in giro di città in città, comprando e vendendo libri usati o seminuovi. "facciamoci un giro", stavo dando un occhiata qua e la, quando vengo attirato da una copertina di un libro, con una foto di una miniatura di drago in copertina, "Giocare a dadi col drago", di Ian Livingston.
Ovviamente l'ho presi al volo pagandolo praticamente niente.

Questo libro è praticamente una specie di tesoro per chiunque come me sia appassionato di GdR. Pubblicato da Longanesi nel 1986, è la traduzione di un libro scritto da Ian Livingston nel 1982 (per chi non lo sapesse, è uno dei due fondatori della Games Workshop). Nel testo viene spiegato in maniera dettagliata cosa sia un gioco di ruolo, prima con una introduzione generale, poi con una vera e propria
avventura in solitario, tipo Libro Games. Il cuore del libro è un capitolo sulla spiegazione generale del regolamento e dell'ambientazione dei maggiori GdR presenti nel mercato in quel momento, (D&D, Runequest, Traveller ecc.), e persino dell'importanza delle miniature all'interno del gioco, tanto
da dedicargli un capilo dove si spiega come pitturale.
(alla faccia di chi tutt'ora denigra l'utilizzo delle miniature nel GdR!).
Ma probabilmente la parte più interessante è il capitolo relativo all'uso del computer dove si nota la capacità dell'autore di prevedere lo sviluppo ludico dei prossimi 30 anni. Sia per sfruttare il computer come mezzo di aiuto al gioco (vi ricorda niente la 4° ed. di D&D?) sia come sistema per giocare in un
futuro remoto con l'interconnessione dei giocatori
(qualcuno ha detto MMORPG?).
Infine ci sono anche due capitoletti finali molto interessanti, uno è un aiuto al master alle prime armi, l'altro, invece, dedicato ai giochi di ruolo dal vivo
(vi ricordate il mitico Killers?).

Non so se questo libro sia tutt'ora in vendita (personalmente non l'ho mai visto tranne quella volta), ma se mai capitaste davanti a una bancarella di libri o in qualche negozio di libri in periferia, cercate bene, chissa che con un po di fortuna.....

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