martedì 15 febbraio 2011

L'Oasi della Sorgente d'Argento


Bladezz torna a riferire a Zabood l’accaduto decidendo di indagare la mattina dopo. Redgar, considerando uno spreco pagare una moneta di ceramica per passare la notte in una stanza, passa la notte nel cortile centrale dell’oasi e vede arrivare la mattina la carovana di Rhotan Vor.

Dopo aver fatto colazione al Bevitoio, il gruppo decide di indagare sulla loro compagna, non più vista dalla notte prima, iniziando dal negozio di cianfrusaglie dell’elfo Isenn. L’interrogazione di Zabood ha poco successo e il gruppo viene convinto ad acquistare alcune mercanzie in vendita a poco prezzo per riuscire a strappare alcune informazioni all’elfo. Toramund, il capo della Mano d’Argento c’entra qualcosa.

All’ora di pranzo il gruppo incontra Rhotan Vor al Bevitoio ma questo li manda via in malo modo, Zabood capisce che è una messa inscena per non far capire alla gente che il mercante li tiene in considerazione. La notte infatti vengono accompagnati in segreto in una stanza affittata dal mercante per discutere del proseguimento del loro incarico. Dovranno carpire più informazioni possibili a Toramund su dove possa trovarsi il Canyon del Gothay. Gli vengono ulteriormente fornite altre giornate di sopravvivenza.

Il giorno dopo è il momento dell’incontro con il capo degli elfi. Sotto pagamento, i personaggi riescono ad avere un colloquio con Toramun. L’elfo ha una meritata reputazione di contrattatore difficile, ma il gruppo riesce a recuperare diverse preziose informazioni.

E’ il momento di mettersi in viaggio per il Canyon affidandosi alle informazioni ricevute, nessuna guida e nessuna strada tracciata portano al luogo dove si stanno dirigendo gli eroi…

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