martedì 20 novembre 2007

D&D spot TV



Che La bubblicità sia l'anima del commercio non ci piove, l'aveva capito anche la TSR negli anni '80 che un prodotto come quello del Gioco di Ruolo, poteva (e doveva!) vendere esattamente come un qualsiasi altro prodotto.

Certo è che guardando questo spot di Dungeons & Dragons si capiscono molte cose sull'idea di giocatore di ruolo che si è insinuata nella mente del 99% della popolazione mondiale da trent'anni a questa parte.

A parte le espressioni da dementi spaventati (ma si sa quando si affronta un drago...), si capisce bene che il giocatore medio porta rigorosamente gli occhiali (eh... a forza di leggere si diventa ciechi!... o era qualcos'altro?!?), non mangiano (perchè una persona che mangia non può avere la massa/peso di un gatto) ed esultano alla vista dell'oro (la famosa sindrome PdP, Paperon de Paperoni).
Eppure a dispetto di quel che si è sempre pensato fino al ritrovamento di questo importante reperto archeologico, le ragazze giocano ai GdR, con una
media tra l'altro di tutto rispetto (2 su 5).

Ma i tempi cambiano e vedendo il nuovo filmato introduttivo alla 4° ed. di D&D si notano le differenze che l'evoluzione, tecnologica e culturale, della razza umana ha portato anche nel mondo dei GdR (mancano le ragazze).

Quindi: ogni volta che parlate con qualcuno che non ne capisce una mazza di Giochi di Ruolo e che denigra tutta la categoria (perchè lui va in disco o a shgommmare conla maccchina),
non arrabbiatevi con lui, è solo colpa della pubblicità!

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